martedì 24 maggio 2016

Profit and loss

DEFINIZIONE DI PROFIT AND LOSS:
Una dichiarazione profitti e perdite (P & L) è un bilancio che riassume i ricavi, i costi e le spese sostenute durante un determinato periodo di tempo, di solito un trimestre fiscale o anno. Queste registrazioni forniscono informazioni circa la capacità di un'azienda - o la sua assenza - di generare profitto da aumentare le entrate, riducendo i costi, o di entrambi. La dichiarazione P & L è indicato anche come "dichiarazione di profitti e perdite", "conto economico", "conto economico", "dichiarazione di risultati finanziari," e "reddito e dichiarazione di spesa." 

Si inizia con una voce per le entrate , conosciuta come la "top line", e sottrae i costi delle attività commerciali, tra cui il costo del venduto , le spese di funzionamento , oneri fiscali e interessi passivi . La differenza, nota come la linea di fondo , è l'utile netto , indicato anche come il profitto o guadagno . 






Come procedo in Visual Basic?
Con questo esercizio, considerando un titolo e il suo prezzo, ci poniamo l’obiettivo di realizzare una strategia che permetta di vedere se si ha un profitto attraverso la vendita e l’acquisto di titoli.
Supponiamo che il prezzo iniziale di un titolo sia 2000. I successivi prezzi del titolo saranno calcolati con la seguente formula :
Pn =Pn-1 -( k + m * passo ) * d
dove k, m e d rappresentano dei parametri da inserire nelle NumericUpDown.
In una delle NumericUpDown viene inserita anche la posizione che indica il numero delle azioni che devono essere acquistate ad ogni passo.
Ad ogni passo verrà calcolato il prezzo corrente del titolo, la somma spesa nel complesso, il prezzo medio, la perdita, il retracement ed il retracement relativo.
Il retracement indica il rialzo necessario per realizzare un profitto, mentre il retracement relativo indica di quanto deve salire il prezzo rapportato alla caduta totale.
Nel form sono state inserite, oltre alla RichTextBox, in cui appariranno i dati, 2 RichTextBox più piccole, in cui specificare il target scelto e il prezzo iniziale, e 4 NumericUpDown per la posizione, i parametri a e b e la costante d.
Questa formula però non descrive bene l’andamento dei prezzi azionari, in quanto questi sono sempre decrescenti e non si ha quindi mai profitto. 
Risultato:


Script del programma in visual basic:





In generale le opzioni sono molto semplici e possono essere rappresentate con un grafico che evidenzia il profilo di rendimento a scadenza in funzione del prezzo del sottostante. In sintesi, si hanno le seguenti possibili posizioni, che possono essere combinate in strategie più complesse.

Consideriamo un operatore che detenga titoli in portafoglio. Il suo profitto o la sua perdita sono direttamente proporzionali alla variazione del prezzo nel tempo (P).
Nel grafico seguente viene rappresentato il profilo di profitti e perdite in funzione del prezzo del titolo, dove Po è il prezzo corrente del titolo ("spot") ovvero, nel caso considerato, il prezzo d'acquisto del titolo.

In termini matematici, si ha:
P&L = P - P0
Nel caso in cui il prezzo rimanga invariato a P0 non si ha nè perdita ne profitto, se il prezzo cresce, il profitto è pari alla differenza fra il prezzo corrente e il prezzo d'acquisto, se il prezzo invece scende la perdita è invece pari alla differenza fra il prezzo d'acquisto e il prezzo di mercato. Esiste in entrambe le ipotesi una relazione di diretta proporzionalità.
Consideriamo ora il caso speculare di un operatore che abbia venduto allo scoperto dei titoli.

Il profilo profitti e perdite è rappresentabile dalla seguente equazione:
P&L = P0 - P
Simmetricamente rispetto al caso precedente, se il prezzo rimane invariato a P0 non si ha nè perdita ne profitto, se il prezzo diminuisce, il profitto è pari alla differenza fra il prezzo di vendita ed il prezzo di mercato se il prezzo invece sale, la perdita è pari alla differenza fra il prezzo di mercato e il prezzo di vendita. Si può notare come in questo caso esiste una relazione di inversa proporzionalità in entrambe le ipotesi (di crescita o diminuzione del prezzo).
Consideriamo il caso di un operatore che acquista un'opzione CALL su un titolo con prezzo d'esercizio pari a P0: l'acquirente di tale opzione paga un premio iniziale per acquisire il diritto di comprare i titoli a P0.
Pertanto, nel caso in cui alla scadenza dell'opzione il prezzo del titolo sia pari o inferiore a Po l'acquirente dell'opzione call non esercita l'opzione perdendo il premio; qualora, invece, il prezzo del titolo sia maggiore di Po, allora l'opzione verrà esercitata e genererà un profitto illimitato pari alla differenza fra il prezzo di mercato ed il prezzo d'esercizio, diminuito del premio pagato.
In sintesi si ha:
P&L = max[0, (P - Po)] - premio
Per il compratore di un'opzione call, quindi, a fronte di una perdita limitata (premio) si apre una prospettiva di utile potenzialmente illimitato nel caso di rialzo dei prezzi come si vede dal grafico seguente:

Consideriamo ora il caso di un operatore che vende un'opzione CALL su un titolo con prezzo d'esercizio pari a Po: il venditore di tale opzione incassa un premio iniziale a fronte del rischio di dover vendere i titoli a Po.
Pertanto, nel caso in cui alla scadenza dell'opzione il prezzo del titolo sia pari o inferiore a Po l'acquirente dell'opzione call non esercita l'opzione perdendo il premio; qualora il prezzo del titolo sia maggiore di Po allora l'opzione verrà esercitata e genererà per il venditore una perdita illimitata pari alla differenza fra il prezzo di mercato e il prezzo d'esercizio, diminuito del premio incassato.
P&L = -max[0, (P - Po)] + premio
Per il venditore di un'opzione call, quindi, a fronte di un ricavo limitato (premio) si apre un rischio di potenziale perdita illimitata nel caso di rialzo dei prezzi, come mostra il grafico seguente:

Consideriamo ora il caso di un operatore che acquista un'opzione PUT su un titolo con prezzo d'esercizio pari a Po: l'acquirente di tale opzione paga un premio iniziale per acquisire il diritto di vendere i titoli a Po.
Pertanto, nel caso in cui alla scadenza dell'opzione il prezzo del titolo sia pari o superiore a Po l'acquirente dell'opzione put non esercita l'opzione perdendo il premio; qualora, invece, il prezzo del titolo sia inferiore a Po, allora l'opzione viene esercitata e genera per l'acquirente un profitto illimitato pari alla differenza fra il prezzo d'esercizio ed il prezzo di mercato, diminuito del premio pagato.
In sintesi, si ha:
P&L = max[0,(Po - P)] - premio
Per il compratore di un'opzione put, quindi, a fronte di una perdita limitata (premio) si apre una prospettiva di potenziale utile illimitato nel caso di ribasso dei prezzi, come mostra il grafico seguente:

Consideriamo infine, il caso di un operatore che vende un'opzione PUT su un titolo con un prezzo d'esercizio pari a Po: il venditore di tale opzione incassa un premio iniziale a fronte del rischio di dover acquistare i titoli a Po.
Pertanto, nel caso in cui alla scadenza dell'opzione il prezzo del titolo sia pari o inferiore a Po l'acquirente dell'opzione put non esercita l'opzione perdendo il premio, qualora, invece, il prezzo del titolo sia maggiore di Po, allora l'opzione verrà esercitata e genererà per il venditore una perdita illimitata pari alla differenza fra il prezzo d'esercizio ed il prezzo di mercato, diminuito del premio incassato.
In sintesi, si ha:
P&L = - max[0,(Po - P)] + premio
Per il venditore di un'opzione put, quindi, a fronte di un ricavo limitato (premio) si apre un rischio di potenziale perdita illimitata nel caso di ribasso dei prezzi, come mostra il grafico seguente:

Asimmetria del profilo di rendimento

La caratteristica peculiare delle opzioni è la cosiddetta "asimmetria del profilo di rendimento" o "asimmetria nella distribuzione del pay-off".
L'acquirente di un'opzione call paga un premio per avere il diritto di acquistare un bene ad un determinato prezzo. Se a scadenza (opzione europea) o entro la scadenza (opzione americana) il prezzo dell'attività sottostante rimane inferiore al livello del prezzo d'esercizio, l'acquirente del call non eserciterà l'opzione perdendo soltanto il premio pagato. Viceversa, se il prezzo dell'attività sottostante è più alto, eserciterà l'opzione garantendosi un profitto variabile pari alla differenza fra il prezzo corrente dell'attività ed il prezzo d'esercizio (meno il costo dell'opzione).
Esiste pertanto una sostanziale asimmetricità nell'esposizione al rischio tra le due controparti del contratto. L'acquirente di un diritto del tipo call, ad esempio, paga un premio e, quindi, un costo predefinito, al fine di trovarsi nella condizione potenziale di realizzare un profitto illimitato. Il venditore, al contrario è esposto ad un rischio di perdita illimitata a fronte di un profitto predeterminato pari al premio ricevuto.
Possiamo così concludere che l'opzione costituisce l'unico strumento derivato che permette di trarre profitto da una stabilità dei prezzi.

Tutto P & L si basano su una formula molto semplice – le vendite meno costi uguale profitto. E ‘davvero così semplice. Tutto il resto è una questione di scoppiare vendite o dei costi in modo più dettagliato e l’aggiunta di subtotali. Le vendite sono in genere visualizzati nella parte superiore del P & L. I costi sono riportati di seguito le vendite e il profitto è in fondo. Si può vedere un certo numero di subtotali come si guarda verso il basso la colonna, ma è ancora vendite meno costi pari profitto.
PNL=REALIZED+UNREALIZED+COMMISSION
dove REALIZED= profitto+perdita
quindi bisogna definire:
istante 
prezzo
quantità
commissione
tipologia buy/sell

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