giovedì 10 marzo 2016

La finanza nel lungo periodo

Con il termine “sistema di trading”, ci si riferisce a una metodologia rigorosamente definita, che utilizza determinate regole per decidere quando comprare o quando vendere su un certo mercato. Lo scopo del sistema di trading è quello di generare una strategia che sia nel medio lungo periodo profittevole per l’investitore.
E’ importante sottolineare che un sistema di trading non è uno strumento previsivo. Si può pensare ad esso come al lancio di una moneta: 50% di probabilità di vincita e 50% di probabilità di perdita. Se però il sistema fosse studiato in modo tale da produrre nel tempo, e sulla base di un suo uso ripetuto, perdite limitate e vincite ampie, il risultato nel medio-lungo periodo risulterebbe interessante. In ogni caso, il sistema non avrebbe alcuna capacità previsiva anche se risultasse profittevole. Da questa considerazione discende un importante verità del trading: per guadagnare è sufficiente, ma non necessario, prevedere l’andamento futuro dei prezzi.
Un trading plan quindi è l’insieme di una serie di regole che definiscono il “come” e il “quando” un trader piazzerà i propri ordini. Un trading plan, dunque, si compone di elementi che descrivono l’attività di un trader. Ai trader non è imposto alcun limite sulla tipologia di mercato sul quale operare; la cosa importante,però, è che gli strumenti utilizzati per creare la strategia godano di buona liquidità e volatilità.
La liquidità descrive l’abilità di eseguire ordini, cioè è relativo alla facilità con la quale i titoli possono essere acquistati e venduti.
La liquidità si misura in termini di:
  • Ampiezza: quant’è stretto lo spread bid/ask
    [Nota: cosa è lo spread bid/ask? E’ la differenza tra il prezzo bid (denaro) e il prezzo ask (lettera) praticato da un commerciante. Il prezzo bid è il prezzo al quale il negoziante è disposto ad acquistare uno strumento finanziario. Il prezzo ask è quello al quale il negoziante è disposto a vendere uno strumento finanziario.]
  • Profondità: quant’è profondo il mercato, cioè quanti ordini rimangono fuori dal best price
  • Immediatezza: quanto velocemente può essere eseguito un grande ordine
  • Elasticità: quanto impiega il mercato a tornare indietro dopo l’esecuzione di un ordine molto grande
I mercati che godono di buona liquidità tendono ad avere piccoli spread bid/ask e una buona profondità perché i trade vengano eseguiti velocemente. La liquidità è un fattore estremamente importante per i trader perché assicura che gli ordini vengano completati e senza imponenti variazioni di prezzo.
La volatilità, invece, misura la quantità e la velocità con la quale il prezzo di un mercato si muove al rialzo, o al ribasso. La volatilità è spesso vista come un’opportunità di trarre profitto dal cambiamento di prezzo. Qualsiasi cambiamento di prezzo crea un’opportunità di guadagno: sia esso un aumento in fase di uptrend, o un calo in fase di downtrend. Diversamente, se il prezzo rimane invariato è difficile trarre profitto.
Il codice seguente, realizzato in VB.NET, implementa una strategia di trading basata sulle Bande di Bollinger. Dal punto di vista operativo, le Bande di Bollinger danno segnali di acquisto o vendita a seconda se la serie dei prezzi incontra la banda inferiore o superiore. Dal momento che la serie storica tocca la bande inferiore abbiamo un segnale di acquisto; viceversa quando incontra quella superiore il segnale sarà di vendita.


La “Danarosità” delle Opzioni
Il profitto o la perdita a scadenza connessi all’utilizzo delle opzioni dipendono dal superamento al rialzo (per la call) o al ribasso (per la put) del prezzo di esercizio da parte delle quotazioni del sottostante. L’opzione call a scadenza, ad esempio, non avrà alcun valore se il prezzo del sottostante sarà inferiore allo strike: il suo possessore avrà più convenienza ad acquistare il sottostante sul mercato e, di conseguenza, l’opzione non verrà esercitata.
Per opzione “at the money” (ATM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio è uguale al prezzo corrente dell’attività sottostante.
Per opzione “in the money” (ITM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio è inferiore (call) / superiore (put) al prezzo corrente dell’attività sottostante.
Per opzione “out of the money” (OTM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio è superiore (call) / inferiore (put) al prezzo dell’attività sottostante.
Valori del sottostante inferiori al prezzo di esercizio (put ITM) comporteranno un profitto e quindi l’esercizio del diritto da parte del possessore dell’opzione a vendere ad un prezzo superiore a quello di mercato; se il sottostante avrà un prezzo di mercato superiore allo strike, invece, (put OTM) l’opzione non sarà esercitata. Nel caso della call avviene l’esatto contrario: un prezzo del sottostante maggiore dello strike comporterà profitto e quindi l’esercizio del diritto ad acquistare (call ITM); viceversa, per valori del sottostante inferiori allo strike, la call (OTM) non sarà esercitata.
Alla scadenza, un’opzione ITM è dunque quella che riconosce un profitto se esercitata: il valore di questo profitto è il
cosiddetto valore intrinseco dell’opzione il quale rappresenta la componente più importante del prezzo di un’opzione in the money prossima alla scadenza. 

Contango indica quindi una situazione in cui i prezzi futuri sono superiori al prezzo spot corrente, per cui la curva forward si inclina verso l'alto. Avvicinandosi alla data di scadenza del contratto, il differenziale tra il prezzo spot e il prezzo futuro si riduce, quindi la curva tenderà a convergere di nuovo verso il prezzo spot.
La curva forward "invertita" ha invece i prezzi delle scadenze vicine piu’ alti di quelli delle scadenze lontane (backwardation).
Backwardation indica una situazione in cui i prezzi forward sono inferiori al prezzo spot corrente, per cui la curva forward si inclina verso il basso. Man mano che ci avviciniamo alla data di scadenza del contratto, il differenziale tra il prezzo spot e il prezzo futuro si riduce, quindi la curva convergerà di nuovo verso il prezzo spot.
Situazioni di mercato:
  1. quando domanda e offerta sono bilanciate i mercati sono normali (contango);
  2. quando la domanda è debole e l’offerta è eccessiva i mercati tendono ad amplificare il contango;
  3. nel caso di eccesso di domanda i mercati tendono a ridurre il contango fino addirittura ad invertire la curva portandola in backwardation. La curva di backwardation è potenzialmente illimitata, ovvero il differenziale tra il prezzo della scadenza vicina e quello della scadenza lontana tende "teoricamente" all’infinito.

La forma della curva dei futures è importante per gli speculatori e gli investitori che desiderano coprirsi dai rischi acquistando le materie prime, poiché fornisce importanti informazioni sullo stato in cui si trova la materia prima sul mercato, sia nel momento attuale sia nei mesi a venire. Uno stato di backwardation, per esempio, può suggerire una scarsità della fornitura attuale che spinge il prezzo corrente al rialzo, oppure la previsione di un'abbondante fornitura futura che causerà la discesa del prezzo futuro.





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